Ecco una breve lista di cosa vedere a Salisburgo, una città che affascina e seduce come poche altre perché sembra una città da fiaba, bella e magica.
Cosa vedere a Salisburgo in un giorno
Castello Hellbrunn
Nel 1612 l’arcivescovo-principe Marcus Sitticus diede incarico all’architetto Santino Solari di costruire una residenza estiva in stile italiano ai piedi del monte Hellbrunn, alle porte di Salisburgo. Sono bastati pochi anni per realizzare questa splendida villa suburbana circondata da un grande parco, ancora oggi considerata uno degli edifici rinascimentali più belli a nord delle Alpi. Si tratta quindi si una cosa da vedere assolutamente a Salisburgo in un giorno di permanenza.
Le ricche sorgenti d’acqua del monte, ingegnosamente utilizzate, hanno dato una connotazione unica ed originale alla sontuosa dimora facendone un luogo magico fatto di fontane spettacolari, grotte misteriose, giochi meccanici e incantevoli giardini, dove pace e natura si sposano con il piacere regalando anche tanto divertimento.
Infatti, da oltre quattro secoli, il castello di Hellbrunn è famoso soprattutto per i Wasserspiele (giochi d’acqua) dei giardini del palazzo ideati dall’arcivescovo, il quale amava sottoporre i propri ospiti a continui giochi e scherzi proprio a base di insidiosi getti d’acqua al fine di “allietarne” il soggiorno.
Si tratta, quindi, di una cosa da vedere a Salisburgo con i bambini, i quali apprezzeranno questi giochi d’acqua.
Duomo
Il Duomo di Salisburgo è sicuramente una cosa da vedere in un giorno di permanenza nella città. Si tratta dell’edificio sacro più importante della città. La possente cupola ottagonale, le torri gemelle e l’elegante facciata in marmo dell’Untersberg ornata di statue di vescovi e santi, caratterizzano la monumentale costruzione.
Fondata nel 767 dal vescovo Virgilio in onore dei santi Ruperto e Virgilio (i patroni della regione), la cattedrale fu più volte distrutta e ricostruita, ampliata e modificata.
La sua attuale forma, che risale alla prima metà del XVII secolo, è opera dell’architetto italiano Santino Solari che ne fece il primo edificio sacro di inizio barocco a nord delle Alpi. Gravemente danneggiata dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale, la chiesa tornò al suo splendore nel 1959 grazie ai lavori di restauro che le restituirono la cupola e parte del presbiterio distrutti sotto i bombardamenti del ’44. Da ammirare lo splendido organo principale circondato da angioletti muniti di strumenti musicali e il fonte battesimale romanico (1321) in cui fu battezzato Mozart. Nella cripta si trovano le tombe degli arcivescovi-principi ed i resti degli edifici preesistenti.
La Fortezza di Hohensalzburg
Un altra cosa da vedere a Salisurgo con i bambini è la possente fortezza di Hohensalzburg che domina dal lontano 1077 l’Altsdat, il nucleo più antico della città. Oltre ad essere uno degli emblemi più famosi di Salisburgo, il complesso militare medioevale è anche una delle fortezze più grandi e meglio conservate in Europa.
Gli ambienti più interessanti della fortezza sono le Camere dei principi, tra le quali spicca la tardogotica “Goldene Stube“, la stanza d’oro, rivestita di legno intagliato, policromo e dorato e con un’antica stufa di maiolica splendidamente decorata, e la “Goldene Saal“, la sala d’oro, con una decorazione del soffitto che imita il cielo stellato. Da non perdere poi, all’interno della Trompeterturm (Torre del trombettiere), il cinquecentesco organo a canne detto “Salzburger Stier” (toro di Salisburgo), perché gli accordi iniziali e finali imitano il muggito di un toro, utilizzato in passato per annunciare l’apertura e la chiusura delle porte della fortezza. Straordinaria la vista che si gode dalla terrazza panoramica (Reckturm) sulla città vecchia e le Alpi.
Cosa vedere a Salisburgo in due giorni
La Residenz di Salisburgo
Una cosa da vedere a Salisburgo in due giorni di permanenza, quindi con un po’ più di tempo a disposizione, è la Residenz, uno degli edifici storici più importanti della città, simbolo del potere dei principi arcivescovi di Salisburgo. Il palazzo fu fatto costruire tra il 1596 e il 1619 dal principe arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau nel luogo in cui sorgeva l’antico vescovado dell’XI secolo, e ampliato nel 1788-92. Il grandioso edificio fu la residenza urbana e la sede di rappresentanza dei potenti arcivescovi fino all’inizio del XIX secolo, quando Salisburgo entrò a far parte dell’impero asburgico.
Le sontuose sale della dimora barocca affacciata sulla bellissima Residenzplatz, svelano ai visitatori piccoli e grandi tesori quali dipinti, stufe monumentali, statue, lampadari di cristallo, arazzi e affreschi. Particolarmente interessanti: la Sala dei Carabinieri, dal nome della guardia del corpo degli arcivescovi principi, un vasto salone con il soffitto decorato da affreschi, utilizzato oggi come sala da concerto; la Sala dei Cavalieri con dipinti di J.M. Rottmayr; la Sala delle Udienze con orologio astronomico intarsiato; la Sala delle Conferenze dove il giovane Mozart tenne molti concerti. Al terzo piano della Residenz è si trova la Galleria con una collezione di dipinti europei dal XVI al XIX secolo. La collezione contiene opere olandesi del 1600, barocco italiano, austriaco e francese e soprattutto dipinti austriaci del XIX secolo.
I Luoghi di Mozart
Salisburgo è la patria di Mozart, il più grande genio della musica classica di tutti i tempi. Malgrado il compositore non la amasse la sua città natale, è stato e rimane il suo cittadino più famoso ed ovunque aleggia la sua presenza.
Una piazza e un ponte sono stati ribattezzati con il suo nome; a lui è stato intitolato il Mozarteum, una tra le più importanti accademie di musica d’Europa. Caffè e ristoranti portano il suo nome, squisite sfere di cioccolato farcite di marzapane (le famose “Mozartkugeln”, ovvero le “Palle di Mozart”) lo celebrano ed, negozi di souvenir traboccano di gadget con il suo volto.
Al N.9 di Getreidegasse, nel cuore della città, sorge la casa in cui il 19 gennaio 1756 venne alla luce Mozart e dove trascorse i primi 17 anni della sua vita. Si tratta sicuramente di una cosa da vedere a Salisburgo con i bambini dal momento che questo luogo è stato trasformato in museo e custodisce al terzo piano, ritratti e cimeli della famiglia, documenti ufficiali, effetti personali ed alcuni degli strumenti utilizzati dal compositore.
In Makartplatz 8 si trova invece, l’appartamento in cui visse la famiglia Mozart si trasferì nel 1773 e dove Amadeus vi abitò fino al 1780, anno in cui si trasferì a Vienna. L’esposizione del museo si concentra sulla vita e le opere del grande musicista che proprio tra queste mura compose il “Re pastore” K. 208, vi iniziò “La Finta giardiniera” K. 196 e l’”Idomeneo” K. 366. Si tratta sicuramente di una cosa da vedere a Salisburgo in due giorni di permanenza.
Mercatini di Natale a Salisburgo
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Se cercate una città dove l’atmosfera del Natale è davvero magica, dove luci e decorazioni scintillanti le donano un fascino particolare, dove centinaia di bancarelle ne invadono il centro storico con i loro profumi e sapori, allora Salisburgo è la vostra meta ideale.
Il Castello Mirabell
Completamente riedificato in stile barocco nel 1721-27, distrutto da un incendio nel 1818, il palazzo fu ricostruito in uno stile più sobrio da Peter de Nobile, l’architetto di corte e direttore della scuola di architettura viennese.
Oggi questo sontuoso edificio ospita gli uffici del sindaco e del consiglio comunale di Salisburgo. Del prestigioso passato restano solo alcune testimonianze, fortunatamente sfuggite al fuoco: lo scalone d’onore e la sala dei Marmi. La scala monumentale di Lukas von Hildebrandt con i cherubini che ornano l’imponente balaustra di marmo è uno dei più grandi tesori del Palazzo.
Le sculture nelle nicchie sono invece, i capolavori del famoso Georg Raphael Donner e sono tra le più belle del barocco europeo. La sfarzosa Marmorsaal, ex sala da ballo splendidamente decorata con stucchi colorati e dorature è oggi una delle sale per matrimoni più belle del mondo, oltre ad un’eccellente sala concerti.
Ciò che rende celebre il palazzo sono però, i suoi giardini alla francese, apparsi nel film “Tutti insieme appassionatamente”. Progettati nel 1690, i giardini vantano bellissimi viali alberati, aiuole curatissime, statue e fontane decorate da sculture. Da non perdere i buffi nanetti di pietra simboleggianti i mestieri che popolano il cosiddetto Giardino dei Nani, e lo Heckentheater (teatro delle siepi) realizzato intorno al 1717, dove le alte siepi fungevano da quinte di un teatro dietro le quali gli attori aspettavano prima di entrare in scena.