Mercato libero: come funziona e differenze rispetto al mercato tutelato

Conoscere le differenze tra il mercato libero e il servizio tutelato ti consentirà di compiere una scelta più consapevole.
Scopriamo insieme cosa sono e quali sono le loro differenze.

Infatti, nonostante i continui rinvii, l’abolizione del servizio di maggior tutela segnerà l’inizio di un grande cambiamento per il mercato energetico italiano. Questo perché tutti gli intestatari di contratti luce a gas appartenenti al servizio tutelato dovranno obbligatoriamente passare al libero mercato, e quindi scegliere a quale compagnia energetica affidare le proprie utenze.
La scomparsa del servizio di maggior tutela è prevista per il 30 luglio 2019. Dunque una scadenza abbastanza ravvicinata ma che lascia ancora un po’ di tempo per valutare più a fondo la faccenda e per capire quali sono le differenze tra il Mercato Libero e Servizio di Maggior Tutela. Solo in questo modo è possibile scegliere con una maggiore consapevolezza l’operatore energetico a cui affidare le utenze domestiche e non solo.

Mercato libero e Servizio Tutelato: come funzionano?

Attualmente il mercato energetico italiano prevede una “pacifica” convivenza di due diverse tipologie di mercati: il mercato libero ed il servizio di maggior tutela, detto anche servizio tutelato.
Il primo è nato di recente, in seguito alla liberalizzazione del mercato, ed è caratterizzato dalla presenza di tante compagnie energetiche private, ovviamente tutte in forte competizione tra loro, le quali hanno la facoltà di determinare in autonomia i costi delle tariffe di luce e gas.
A questo proposito occorre precisare che, proprio per garantire il controllo e la corretta gestione dei prezzi è stato istituito anche nel libero mercato di energia e gas un sistema di vigilanza e consulenza, gestito direttamente dall’AEEGSI in collaborazione con l’Antitrust.

Nella seconda tipologia di mercato, ovvero nel servizio di maggior tutela, il prezzo delle materie prime è invece stabilito trimestralmente dell’Autorità dell’Energia (AEEGSI), guardando all’andamento dei prezzi delle materie prime sui mercati.

Come funziona il mercato libero di energia e gas?

Per capire come funziona il mercato libero bisogna prima tenere presente che l’elevato numero di compagnie che popolano il mercato di energia e gas ha inevitabilmente innescato l’adozione di politiche commerciali particolarmente competitive tra loro. Queste politiche fanno spesso leva sul prezzo delle tariffe che quindi rappresenta il mezzo più efficace per conquistare la clientela. Infatti le offerte luce e gas del libero mercato sono in genere più vantaggiose rispetto a quelle del servizio tutelato.
Oltre ai prezzi, un altro punto di forza del libero mercato rispetto al servizio tutelato è rappresentato sicuramente da tutti i servizi extra. Tra questi troviamo anche quelli in riferimento all’attivazione delle tariffe. Ad esempio i servizi per gestire in modo più semplice le utenze oppure l’accesso a particolari sconti e promozioni speciali.
Dunque, coloro che decidono di aderire al libero mercato devono essere in grado di selezionare l’offerta valutando vari fattori, che vanno ben oltre la semplice valutazione della componente prezzo.

Come funziona il servizio di maggio tutela?

Nel servizio di maggior tutela il prezzo è invece stabilito ogni trimestre dall’AEEGSI. Questo ente definisce anche le condizioni delle offerte. Possono accedere a questo mercato privati e famiglie, ma anche le piccole imprese con meno di 50 dipendenti ed un fatturato annuo che non superi i 10 milioni di euro. In entrambi i casi, il requisito fondamentale è quello di non avere un contratto luce o gas attivo con nessun operatore del libero mercato.

La particolare struttura del mercato energetico italiano permette ad alcune compagnie di operare sia nel libero mercato sia nel servizio tutelato, ma solo attraverso marchi diversi. Questo perché, secondo la delibera 296/2015/R/COM, l’Autorità per l’Energia ha imposto a tutte le compagnie energetiche integrate in un unico gruppo aziendale il debranding. Dunque, i marchi, i canali di comunicazione e la gestione delle pratiche commerciali devono essere nettamente separate. Anche in questo caso la finalità è una sola: garantire la massima trasparenza e la chiarezza per i consumatori.