Ecobonus: tutto quello che c’è da sapere per riceverlo

L’ecobonus 2019 è la detrazione Irpef o Ires riconosciuta ai contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti o per l’acquisto di auto e moto a basso impatto ambientale. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio come funziona questo Ecobonus.

Come funziona l’Ecobonus 2019

L’ecobonus 2019 è la detrazione Irpef o Ires riconosciuta ai contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti. Questo bonus viene erogato nella forma di riduzione delle imposte dovute, in 10 rate annuali di pari importo. La detrazione è stata prorogata dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2019 per i lavori in edifici privati mentre, per le spese sostenute per interventi in parti comuni di condomini, la scadenza per fruire dell’agevolazione è fissata al 31 dicembre 2021.

Inoltre, è bene sapere che la detrazione Irpef arriverà fino all’85% nei casi di lavori volti anche a migliorare il rischio sismico dei condomini. Per quanto riguarda gli edifici privati, invece, lo sconto fiscale sarà differenziato tra il 50% e il 65% sulla base dei lavori effettuati. Nel caso in cui l’intervento sia effettuato su parti comuni condominiali che non comportino modifiche volte a ridurre il rischio sismico, l’importo di detrazione Irpef potrà variare dal 70% al 75%.

Nel caso in cui gli interventi e le spese di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica interesseranno l’intero involucro dell’edificio, l’ecobonus potrà salire fino al 70% (nel caso in cui i lavori incidano sul 25% della superficie complessiva del condominio), mentre sarà del 75% se la riqualificazione energetica sarà finalizzata al miglioramento ed al risparmio sulla spesa energetica sia estiva che invernale.

Quali sono gli interventi per i quali richiedere l’Ecobonus

Ma passiamo a vedere nello specifico come funziona l’Ecobonus e quali sono le spese per le quali questo verrà “attivato”.

Ecobonus 2019 al 50% per i seguenti interventi

  • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione, le quali continuano ad essere ammesse a patto che abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013. Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.

Ecobonus 2019 al 65% per i seguenti interventi

  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
  • pompe di calore;
  • sistemi di building automation;
  • collettori solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori ibridi, ossia costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.

Ecobonus condomini 2019 al 70 o all’85%

Riguarda gli interventi di tipo condominiale. Questa detrazione, però, vale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. Nel caso in cui gli stessi interventi siano realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 ed abbiano come scopo anche la riduzione del rischio sismico determinando il passaggio a una classe di rischio inferiore, è prevista una detrazione dell’80%. Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico la detrazione prevista passa all’85%. Il limite massimo di spesa consentito, in questo caso passa a 136.000 euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

Ecobonus auto e moto 2019

L’ecobonus auto e moto riserva le agevolazioni a particolari tipologie di veicoli a due e 4 ruote, con specifici limiti di emissioni C02. Vediamo quali sono le tipologie di veicoli che possono essere ammessi all’Ecobonus auto 2019:

  • i veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica acquistati, anche in locazione finanziaria, ed immatricolati in Italia, nel periodo dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice inferiore a 50.000 euro IVA esclusa.
  • i veicoli a due ruote elettrici o ibridi nuovi di fabbrica, di potenza inferiore o uguale a 11 kW, delle categorie L1e e L3e, acquistati, anche in locazione finanziaria, e immatricolati in Italia nell’anno 2019.

Questo contributo viene riconosciuto ai veicoli che producono emissioni di anidride carbonica (CO2) allo scarico non superiori a 70 g/km. Ma a cosa corrispondono queste categorie?
I veicoli di categoria M1 sono quelli destinati al trasporto di persone, aventi almeno quattro ruote e al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente. Per quanto riguarda i veicoli di categoria L1e sono, invece, i veicoli a due ruote la cui cilindrata del motore (se si tratta di motore termico) non supera i 50 cc e la cui velocità massima di costruzione non supera i 45 km/h. Infine, i veicoli L3e sono veicoli a due ruote cui la cilindrata del motore (se si tratta di motore termico) supera i 50 cc o la cui velocità massima di costruzione supera i 45 km/h.