Alla scoperta della London Fashion Week

Un settore fondamentale per il Regno Unito è sicuramente quello della moda  che dà lavoro a più di 800.000 persone, generando un fatturato di oltre 29 miliardi di euro. Confrontandolo con il settore F&B (food and beverage) possiamo infatti osservare come la moda impieghi il doppio dei lavoratori e generi ben 4,7 miliardi in più. Come ricorda il casinò online in un interessante e completo approfondimento uno degli appuntamenti più importanti del settore è la London Fashion Week, manifestazione di cui viene ripercorsa la storia dal 1984 fino ad oggi. Durante la settimana della moda di Londra, che si svolge due volte l’anno (febbraio e settembre) vengono individuate le nuove tendenze stagionali e ammirati i nuovi lavori dei più importanti stilisti. Si tratta di un evento di risonanza mondiale che attira giornalisti, stilisti, compratori, finanziatori e pubblico da ogni parte del mondo. Anche se è la più giovane tra le principali settimane della moda (New York, Parigi e Milano)  la London Fashion Week ha ospitato negli ultimi anni personaggi illustri, dall’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher alla principessa Diana fino alla regina Elisabetta II. La celebre caporedattrice di Vogue, Anna Wintour, ha definito la settimana della moda di Londra “meravigliosa ed entusiasmante, proprio quello che la moda dovrebbe rappresentare”.

London Fashion Week: trampolino di lancio per famosi stilisti

La settimana della moda di Londra ha indubbiamente il merito di aver contribuito a lanciare la carriera di celebri stilisti in tutto il mondo. Nel 1984 ad esempio debuttò John Galliano, che poi sarebbe diventato lo stilista britannico dell’anno per ben cinque volte. Da poco laureatosi alla Central Saint Martins, propose una collezione ispirata alla Rivoluzione Francese che venne acquistata interamente da Joan Burstein, proprietaria di una delle più esclusive boutique londinesi, Browns.

Altri stilisti emergenti di cui la London Fashion Week ha contribuito a consacrarne la fama sono Alexander McQueen, Stella McCartney e Philip Tracy. Quest’ultimo, considerato il principale fautore del revival del distretto del cappello d’oltremanica, fu eletto cinque volte designer di accessori britannico dell’anno. Celebre la sfilata del suo debutto nel 1993 quando scese in passerella una Naomi Campbell in topless. Nel 2010 la figlia del celebre stilista John Rocha, Simone Rocha, presentò la propria prima collezione e sei anni dopo fu la vincitrice del premio stilista per collezioni donna dell’anno. In quell’occasione Kate Middleton e Michelle Obama indossarono i suoi  capi.

Dalle origini fino ad oggi

La prima settimana della moda di New York fu istituita nel 1943, quella di Milano nel 1958 e quella di Parigi nel 1973. La settimana della moda di Londra invece si è svolta per la prima volta nel 1984, un anno dopo l’istituzione del British Fashion Council. L’evento andò in scena in un tendone eretto nel parcheggio del Commonwealth Institute di Kensington, nel west end londinese. Fu inoltre allestito un padiglione espositivo anche all’Olympia, uno dei principali centri fieristici e congressuali di Londra. Visto il successo il governo britannico decise di erogare fondi per garantirne la sopravvivenza a lungo termine.

Se nella prima settimana della moda di Londra furono 15 le sfilate in programma, tra cui svettava quella dell’icona Vivienne Westwood, nell’edizione 2020 sono state 72. L’edizione dello scorso anno ha ospitato ben 250 stilisti e ha generato ordini da 100 milioni di euro. Un parcheggio non era più in grado di ospitare un evento che  attira visitatori da tutto il mondo e infatti la settimana della moda di Londra si svolge ora in location più adatte al contesto come The Store X, lo spazio espositivo situato lungo la Strand. Inoltre padiglioni esterni vengono montati per l’occasione nel cortile di Somerset House.

Numeri da record

La London Fashion Week porta nelle casse londinesi introiti pari a quasi 310 milioni di euro, seconda solo alle entrate di New York (500 milioni). Osservando invece i dati relativi all’affluenza sono 105.000 le persone che si recano a Londra in occasione della speciale manifestazione. Anche qui la capitale  inglese si posiziona dietro alla settimana della moda di New York, che attira 150.000 persone. Seguono Parigi con 30.000 e Milano con 22.5000. New York occupa il primo posto anche nella classifica degli shows (300), seguita questa volta da Parigi (134), poi da Londra (72) e Milano (64).