Ormai da anni esiste una normativa che prevede che i professionisti sanitari abbiano l’obbligo di aggiornarsi costantemente per assolvere al mandato deontologico di mettere in pratica le nuove conoscenze e competenze per offrire una assistenza qualitativamente utile. I sanitari devono infatti prendersi cura dei propri pazienti con competenze aggiornate, senza conflitti di interesse, in modo da poter essere un buon professionista della sanità.
Tale obbligo è stato sancito con l’avvio del Programma nazionale di ECM ( Educazione Continua in Medicina) nel 2002, in base al DLgs 502/1992 integrato dal DLgs 229/1999 che aveva istituito l’obbligo della formazione continua per i professionisti della sanità.
Il PNRR prevede che i professionisti sanitari non abbiano nessuna copertura assicurativa se non sono in regola con il 70% del credito formativo triennale
Con un emendamento approvato definitivamente dal Senato il 23 dicembre 2021, in sede di conversione in legge del DL 152/2021 (PNRR) all’articolo 10 della legge Gelli, che prevede l’obbligo assicurativo per gli esercenti la professione sanitaria, approvando le “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” è stata introdotta una importante novità per tutti i professionisti sanitari: a decorrere dal triennio formativo 2023-2025, chi non è in regola con almeno il 70% dell’obbligo formativo previsto dal programma di formazione continua in medicina (programma ECM), non sarà protetto dalla copertura assicurativa in caso di contenzioso.
Nel testo del provvedimento si legge infatti: “Al fine di attuare le azioni previste dalla missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), relative al potenziamento e allo sviluppo delle competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario, a decorrere dal triennio formativo 2023-2025, l’efficacia delle polizze assicurative di cui all’articolo 10 della legge 8 marzo 2017, n. 24, è condizionata all’assolvimento in misura non inferiore al 70 per cento dell’obbligo formativo individuale dell’ultimo...”
Questa norma riguarda sia le coperture assicurative per la responsabilità civile verso terzi e per la responsabilità civile verso prestatori d’opera, contratte obbligatoriamente dalle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private sia i professionisti sanitari che operino privatamente al di fuori delle strutture o all’interno di esse in regime di libera professione.
La normativa entrata in vigore rende quindi impellente per i professionisti sanitari assolvere correttamente l’obbligo formativo acquisendo i crediti ECM previsti per il triennio di riferimento.
Opportunità gratuite per mettersi in regola con la normativa
Allo scopo esistono svariate opportunità di formazione, sia in forma residenziale che in modalità e-learning, proposte da provider accreditati al rilascio di crediti ECM, la maggior parte di queste a pagamento.
Sono però disponibili in rete molte occasioni di formazione a distanza (FAD) gratis sia sotto forma di webinar che in modalità asincrona. Queste risorse costituiscono una importante opportunità per i professionisti sanitari per mantenersi aggiornati ed assolvere senza onere economico agli obblighi previsti dalla legge.