Il bodyshaming: quando il bullismo passa dall’aspetto esteriore
Cosa si intende per bodyshaming
Fra le varie esperienze che si fanno nel “gruppo dei pari”, ovvero i coetanei con cui frequentiamo la scuola, gli sport e le attività extrascolastiche, sia da piccoli che da adulti, troviamo sempre alcune “storture” che creano dei problemi nel vissuto quotidiano.
Con l’avvento del web e la sempre più massiccia presenza di marketing e pubblicità nelle nostre vite, veniamo esposti ogni giorno a standard estetici assoluti, tendenti alla perfezione, irrealistici nel loro essere non una rappresentazione fedele della persona media, ma un elemento accattivante all’interno di una sponsorizzazione il cui scopo è semplicemente porre l’attenzione su un servizio, o sull’acquisto di oggetti.
Da ormai molti anni si parla infatti del fenomeno del “bodyshaming“, un termine deriva dalla parola yiddish “shamos” che significa “scherzare o schernire” e che in italiano potremmo tradurre con “deridere qualcuno per l’aspetto fisico” in modo tale da farlo sentire umiliato o imbarazzato”.
Questo comportamento spesso può essere messo in atto in modo involontario, ma risulta in ogni caso estremamente dannoso.
Nella nostra lingua in effetti non abbiamo un corrispettivo sintetico e riassuntivo, perché è un comportamento che abbiamo quasi normalizzato in passato, ma che oggi data la maggiore consapevolezza sociale e la presenza di più strumenti per combattere il bullismo, possiamo finalmente tornare a far essere quello che è ovvero un abuso psicologico, verbale, che porta conseguenze a volte molto negative per le vittime.
A tutti gli effetti una forma di bullismo che, nella maggior parte dei casi, si manifesta con battute atte a sminuire e ridicolizzare le vittime per il loro aspetto, a prescindere da quale questo sia: “troppo magri”, “troppo grassi”, “troppo alti”, “troppo bassi” l’oggetto del bodyshaming è spesso solo una scusa per attaccare la vittima e farla sentire insicura.
Aspetti sociali del bodyshaming
Potremmo far derivare tutto dalle aspettative irreali dalla sempre maggiore esposizione di personalità dai canoni estetici estremizzati sui social, ma in realtà sono gli adolescenti di oggi che, interfacciandosi fra loro e soprattutto con influencer e altri idoli “raggiungibili”, a cui aspirare, si caricano già da sé del peso di aspettative eccessive.
La cultura del bodyshaming è diffusa in tutte le culture e le società, ma è comune soprattutto tra le ragazze e le giovani donne adolescenti poiché quello dell’adolescenza è il periodo di maggiore vulnerabilità in quanto in questa fase dello sviluppo si attua una trasformazione significativa e molto delicata dell’immagine di sé.
Possibili conseguenze del bodyshaming
In questa fase vivere esperienze che intaccano l’immagine di sé a seguito di comportamenti di bodyshaming può portare a sviluppare un senso di mancanza di fiducia nell’immagine corporea, di inadeguatezza e di vergogna che portano alla riduzione dell’autostima ed alla depressione con conseguenze anche importanti che possono sfociare in vere e proprie patologie come anoressia, bulimia, dismorfofobia e molto altro.
Come si manifesta il bodyshaming
Le conseguenze del bodyshaming sono tuttora oggetto di molti studi, in particolare per quanto riguarda il processo di sviluppo dell’autostima e conseguente affermazione della personalità in età adulta. Si crede che proprio il fenomeno del bodyshaming sia alla base di molti problemi caratteriali, che creano poi comportamenti negativi standardizzati, perpetrando l’abuso su altri
Il bodyshaming può avvenire in diversi modi: il primo, che è poi spesso una conseguenza del condizionamento sociale, riguarda il paragone fra il proprio aspetto e quello di altri che rappresentano il nostro “standard”. In secondo luogo c’è il bodyshaming “attivo” quando ci ritroviamo a criticare apertamente l’aspetto di altri intorno a noi.
In ultima battuta, il bodyshaming si esprime nella sua forma più “ferale” quando viene rivolto a sconosciuti. L’esempio più classico si ha con osservazioni di disprezzo nei confronti di individui che non rispondono ai nostri canoni di normopeso, perché troppo magri o troppo grassi.
Conclusione
Avendo più chiaro cos’è il bodyshaming appare evidente che va attuata una sensibilizzazione sull’argomento, mettendo in luce i problemi a cui può portare essere le vittime e, soprattutto, indicare a chi lo effettua le cause del loro comportamento, spesso completamente normalizzato e che nasconde in realtà insicurezze personali che vengono proiettate sugli altri per “esorcizzare” la paura con conseguenze spesso gravi per la persona oggetto del comportamento .